Ristorante Serenella di Francesco Giordano inizia una selezione sui vini della Valcamonica.
L’ attuale Presidente dell A.R.T.Ho.B , Francesco Giordano crede, da sempre, nella valorizzazione dei prodotti del territorio. Francesco nasce da una famiglia di ristoratori che gestiscono la storica pizzeria e ristorante “Le Rondinelle”. Nell’anno 2009 apre, l’ormai famosissimo, ristorante e pizzeria “Serenella”. Inoltre, diventa il miglior pizzaiolo in Europa nel 2015. Pertanto, lunedì 13 novembre decide di partecipare, insieme al suo sommelier Vincenzo Coria, all’evento sui vini della Valcamonica. Codesto è avvenuto presso il Palazzo Simoni Fè di Biennio in provincia di Brescia. Dopo un’accurata analisi e una selezione critica sono state individuate le aziende che rappresentano meglio il territorio di montagna e della valle camuna. Come obiettivo finale ci auguriamo di poterle inserire nella nostra carta vini e di renderle disponibili ai nostri clienti.
Un aperto dibattito, sui vini della Valcamonica.
Il Salone dei Vini della Valcamonica è iniziato affrontando il delicato tema prodotti/territorio montano. La tavola rotonda, da cui è iniziata la discussione, è stata presieduta da importanti personaggi. Fra questi vi erano: la giornalista Costanza Fregoni , figlia del Professor Mario Fregoni. Fabio Scalvinoni che è il presidente dell’ Associazione Ristoratori Valcamonica-Sebino e Massimo Savoldelli di Vincenter. Inoltre vi erano: il miglior sommelier d’Italia 2021, Stefano Berzi ed Enrico Teli, miglior restaurant manager dell’anno 2023. Infine, non ultimo per importanza, c’era l’organizzatore dell’evento, Nicola Fanti, master in ALMA.
Parte nel 2019 il nuovo progetto per i vini della Valcamonica.
Il piano di VALorizzazione SOstenibile della VItivinicoltura CAmuna (Val.So.Vi.Ca) identifica i diversi tipi di suolo anche per implementare varietà di vite PIWI. Le viti di questo tipo hanno un’elevata resistenza alle infestazione fungine e consentirebbero una di significativa riduzione dell’uso di pesticidi .Infatti, pochi anni fa, è stato impiantato un vigneto sperimentale tra i comuni di Grosio e Grosotto che ospita le sei diverse tipologie. I loro nomi sono : Aromera, Bronner, Johanniter, Muscaris, Souvigner gris e Solaris. Tre enti hanno collaborato per realizzarlo: l’UNIMONT, l’Università degli studi di Milano e il Consorzio Vini della Valcamonica. Bisogna tener sempre presente che i Vini della Valcamonica IGT sono sinonimi di vini di montagna.
Un frammento di storia dei vini della Valcamonica.
I primi dati, certi, della viticoltura in Valle Camonica risalgono al periodo del Basso Medioevo, all’inizio dell’anno mille. Le vigne nelle località di Artogne, Lozio, Berzo e Pisogne erano di proprietà della Basilica di San Pietro e rifornivano la Mensa Vescovile di Brescia. Lo sviluppo dei vini della Valcamonica fu sempre maggiore ma nel 1957 successe un fatto insolito. Tutte le viti della valle morirono e le zone confinanti non furono colpite. L’evento fu descritto da padre Gregorio di Valcamonica ma nei suoi testi non fu riportata la causa. Si pensa che a quell’epoca non possedessero né le conoscenze, né gli strumenti per spiegare un fatto simile. Così i governatori della valle chiesero alla Repubblica il permesso di importare il vino della Valtellina ma le podestà di Tirano e Teglio si opposero.
Il clima dei Vini della Valcamonica.
In questa vallata si può veramente parlare di microclima. Ma cerchiamo di sintetizzare. L’area compresa tra Costa Volpino e Cividate Camuno presenta una direzione che da sud-ovest và verso nord-est. Al contrario dell’area compresa tra Breno e Cedegolo che ha una direzione più perpendicolare. Questo vuol dire che nella prima zona, le stagioni primaverili ed estive saranno più miti. Viceversa, saranno più fredde salendo la valle. Di conseguenza il germogliamento, la fioritura e l’allegagione avranno tempi diversi. È a causa di questo tipo di clima che si ha la necessità di inserire, tra i vini della Valcamonica, anche i vitigni PIWI. Così da scongiurare danni causate dalle avversità parassitarie.
L’abbinamento dei prodotti tipici con i vini della Valcamonica.
Come la ciliegina sulla torta non potevano mancare, in abbinamento, i prodotti tipici. La “Camuna Fresco” è un’azienda produttrice di formaggi e salumi tipici del territorio e non solo. Nasce nel 2006, è di Manuel Pessarossi ed ha sede a Sellero. In occasione del salone dei vini della Valcamonica ha esposto, pane, salumi e formaggi di vario tipo. Tra tutti si è distinto il cremosissimo e dolce Gorgonzola Golardù.
I vini della Valcamonica abbinati ai nostri piatti.
Naturalmente c’è un’ampio ventaglio di possibili abbinamenti con i nostri favolosi piatti a base di pesce fresco e carne di qualità . Ovviamente non ci permettiamo di escludere le pizze gourmet che trovano matrimoni perfetti con i vini della Valcamonica. Ogni piatto ha un giusto equilibrio , un invitante aspetto e rispetto per la materia prima. Sapendo che a chi legge è già venuta l’acquolina in bocca vi aspettiamo, alla Serenella , per farvi fare un viaggio emozionante all’insegna del buon gusto.
Sauté di cozze.
La rivisitata
Fritto di pesce
Pizza gourmet Elisa
Un giusto riconoscimento a chi promuove i vini della Valcamonica.
Un applauso va fatto all’organizzatore Nicola Fanti che si impegna da tempo a promuovere, una delle più significative zone vitivinicole della Lombardia. Nicola è il presidente dell’Associazione Amici del Vino Camuno che nasce dalla voglia di valorizzare e promuovere i vini della Valcamonica. Difatti, nell’associazione, ci sono le aziende del Consorzio Vini Igt di Valcamonica e altre aziende che non ne fanno parte. Però tutti insieme lavorano per un unico obiettivo. Dapprima si diploma con l’ Associazione Italiana Sommelier e in un secondo momento si diploma all’ Alma. Qui studia per il settore marketing e comunicazione del vino.