Dicembre: per eccellenza il mese della convivialità, in cui il calore natalizio coccola i cuori… Ma anche il mese dell’enogastronomia, in cui è anche il palato ad essere coccolato. Un momento perfetto per provare nuove proposte, magari rivisitate. In questo magico periodo dell’anno, chef Francesco Giordano propone due menù speciali, in cui creatività e tradizione si mescolano, esaltando eccellenze del territorio, evocando allegri riti bresciani come l’aperitivo, o reinterpretando piatti tipici in una veste personale e coinvolgente.
Il Menù del Territorio vuole essere una proposta non solo gustosa, ma anche animata da emozioni giocose: qui emerge tutto il lato innovatore ed estroso di chef Francesco Giordano, legato visceralmente sia alle sue origini mediterranee, sia alla dimensione bresciana, che pulsa in ogni sua giornata lavorativa.
L’apertura di questa proposta, è infatti un omaggio al simbolo della convivialità della nostra città, l’aperitivo: il Pirlo, il tradizionale drink a base di vino bianco, Campari o Aperol e seltz si accompagna a un altrettanto amato street-food, tipico delle nostre latitudini, ossia il Bertagnì, il baccalà panato.
Si prosegue poi con la Polenta arrostita con Baccalà mantecato e le Acquadelle in carpione: un trionfo armonioso di gusto, in cui la neutralità della polenta si sposa perfettamente con la sapidità del Baccalà e la marinatura equilibrata delle Acquadelle.
Il primo piatto è un tributo a questo periodo gastronomico: i Ravioli ripieni con polpo e olive Taggiasche, in brodo di conchiglie, strizza l’occhio ai tortellini in brodo che planano sulle tavole degli italiani. In questo caso la declinazione è marina: sul palato esplode il mar Mediterraneo, lasciando al gusto un senso di soddisfazione. Il secondo è un altro omaggio al territorio: la Pescatrice all’Olio con polenta, è una dichiarata emulazione del Manzo all’olio rovatese, piatto signature della tradizione franciacortina, terra bresciana di tesori enogastronomici.
Dalla Franciacorta si balza al lago di Garda, con il Menù nelle Sfumature del Rosa che racconta la forza e il fascino del Chiaretto, il vino rosato della Valtenesi, una pregiata zona geografica del Benaco occidentale.
Ogni piatto del Menù nelle Sfumature del Rosa viene accompagnato dal calice di un vino della Valtenesi, appositamente selezionato dallo chef.
Anche in questo caso Francesco Giordano ha deciso di puntare sul melting-pot delle sue origini con le zone divenute care per storia personale e professionale: l’entrée, ossia la Spuma di Parmigiano su nuvola al pomodoro e acciuga di Cetara, viene accompagnata da un calice di RosaGreen, Chiaretto Valtenesi Biologico firmato Pasini San Giovanni.
I Moscardini in guazzetto con crostone di pane integrale vengono sospinti da Rosamara, il Chiaretto Valtenesi di Costaripa.
Largo poi alla Calamarata alle conchiglie con salsa al pomodoro datterino e basilico, in abbinamento con Rosa di Notte, Garda Classico Chiaretto DOC della cantina Montonale.
Il secondo piatto è un Involtino di branzino alla Norma con farcia di melanzane e crema di ricotta, accompagnato da Ceppo 326, Metodo Classico Dosaggio Zero, di Pasini San Giovanni.
Il finale, la Tarte Tatin di mele con gelato alla vaniglia, viene proposto con PalmArgentina, Valtènesi Rosé, di Costaripa.
Con questo percorso si può apprezzare tutta la creatività della cucina di Francesco Giordano, impreziosita dalle eccellenze vinicole del più grande e suggestivo lago italiano. Il Chiaretto risulta essere un vino perfettamente equilibrato con questa proposta: nasce un connubio felice, gratificante, unico.
Due Menù che renderanno indimenticabile la vostra esperienza da Serenella nel periodo festivo: qui l’estro di Francesco Giordano diventa sinonimo di ospitalità, calore e raffinatezza.
